In Sud Corea l’adozione dei piani tariffari 5G sta andando molto bene. Merito però anche degli sgravi offerti dal governo per favorire gli investimenti degli operatori e del minor costo delle frequenze
A cinque mesi dal lancio simultaneo delle proprie offerte 5G, gli operatori sudcoreani hanno superato i tre milioni di abbonati. Il 5G in Sud Corea porta un risultato molto positivo, che alimenta l’ottimismo degli operatori globali.
Entro la fine dell’anno, il 5G arriverà a coprire circa il 93%, con un conseguente aumento degli abbonati nei prossimi mesi.
A favorire questo trend sarà anche la commercializzazione di un maggior numero di dispositivi compatibili, anche economici. I sudcoreani che già hanno aderito al 5G, hanno potuto scegliere finora soltanto tra tre diversi modelli di smartphone: due da Samsung e uno da LG.
Nonostante la rapida adesione di un alto numero di utenti l’avvio non è stato privo di problemi. Parecchie lamentele sono apparse sulla qualità del servizio nel corso dei primi mesi di operatività delle nuove reti. Per ovviare al problema, il governo di Seoul ha creato una task-force allo scopo di supportare gli operatori nella risoluzione delle prime difficoltà tecniche. Secondo i dati più recenti, la situazione si è ora stabilizzata e tutti e tre i maggiori operatori che offrono tariffe 5G sono in grado di garantire velocità di download superiori a un Gigabit per secondo quando le copertura del segnale è sufficiente.
Costi ancora elevati
Anche se la crescita del 5G in Sud Corea crea ottime prospettive, bisogna tenere di conto di alcune importanti differenze tra il mercato coreano e quelli europei. Gli operatori sudcoreani, ad esempio, hanno investito più di 3 miliardi di dollari nelle aste per l’acquisizione delle frequenze. Una cifra relativamente contenuta rispetto a quanto osservato in Europa.
In Italia, ad esempio, le aste per le frequenze hanno generato introiti per 6,5 miliardi di euro. Investiti da Tim, Vodafone, Iliad e Wind/Tre. Anche in Germania si è raggiunta la stessa cifra. Gli operatori tedeschi però hanno lamentato l’alto costo delle frequenze, suggerendo che l’esborso eccessivo per le aste delle spettro potrebbe limitare gli investimenti sulla costruzione delle reti.
Il governo di Seoul ha previsto una serie di incentivi fiscali per gli operatori che decideranno di investire sul 5G. Ad oggi i carrier sudcoreani hanno già installato 90.000 base station. Circa il doppio delle stazioni radio base installate al momento dell’accensione delle reti, ad aprile. Gli stessi operatori stanno investendo anche per migliorare la ricezione del segnale all’interno degli edifici, e per garantire la copertura totale del 5G nei principali centri urbani.