In questi giorni si sta tornando a parlare di un tema molto caldo al momento: l’economia lineare. Drago vi spiega di cosa si tratta e perché dovremmo abbandonarla.
Cos’è l’economia lineare
L’economia lineare è un tipo di economia che è stata praticamente normale fino a poco tempo fa: come spiega EniScuola
Secondo questo modello di produzione e consumo, la vita di ogni prodotto è scandita essenzialmente da cinque tappe: estrazione, produzione, distribuzione, consumo e smaltimento. Questo vuol dire che l’industria estrae le materie prime vergini, le trasforma per produrre beni di consumo utilizzando lavoro ed energia. Quindi distribuisce i prodotti al consumatore, il quale, dopo averli utilizzati, procede allo smaltimento degli “scarti” e, quindi, dei prodotti stessi, ormai diventati “rifiuti”.
Questo modello economico è quindi detto lineare perché appunto ha solamente un inizio e una fine, senza possibilità di farci qualcosa quando ha finito la sua vita. Come spiega infatti sempre EniScuola
Secondo questo modello di economia, ogni bene di consumo passa dalla culla alla tomba (cradle to the grave). Ciò vuol dire i prodotti hanno un inizio e una fine. La loro vita, infatti, si conclude in pattumiera, dove la materia diventa rifiuto, inutilizzabile a fini produttivi.
Perché non è un modello sostenibile
Negli ultimi anni si sta tentando un passaggio dell’economia lineare all’economia circolare (di cui abbiamo parlato qui). Le motivazioni di questo abbandono sono diverse: fra queste, l’utilizzo eccessivo di materie prime e fossili, come spiega Tuttointornoanoi:
Gli effetti derivati dall’ impoverimento delle risorse sono devastanti, sia per l’ambiente che per le popolazioni, per lo più indigene, che vivono nei territori più ricchi di materie prime. Inoltre, la sempre maggiore scarsità di risorse minerali e fossili fa sì che il loro prezzo aumenti in maniera esponenziale, al punto che non tutti possono permettersele.
Al contrario, l’economia circolare porterebbe ad un continuo riuso di queste materie prime:
L’economia circolare, invece, punta a ridurre drasticamente l’approvvigionamento di materie prime vergini in favore delle materie prime seconde, cioè quelle riciclate, o delle risorse naturali da fonti rinnovabili, come l’energia solare o eolica.
L’opinione di Drago
Ormai è un fatto assodato che non possiamo più permetterci un tipo di economia circolare. Basta anche solamente pensare che le risorse non sono infinite. Si sono fatti diversi passi avanti nel tempo, ma non basta: bisogna agire sempre di più in questo senso, favorendo un modello di sviulppo che avvantaggia noi e il pianeta su cui viviamo.
Se volete una comprensione a colpo d’occhio della questione, leggetevi l’articolo di EniScuola, mentre se volete approfondire meglio il confronto fra economia lineare ed economia circolare, vi consiglio l’articolo di Tuttointornoanoi.