Ester vi racconta la notizia delle ultime ore: l’Austria sui vaccini avrebbe deciso di fare per conto proprio, indipendentemente dall’Europa.
L’Austria e lo strappo sui vaccini
Secondo Il Fatto Quotidiano, il Cancelliere austriaco Kurtz ha detto che in futuro l’Austria per i vaccini non farà più affidamento all’Europa:
Il Cancelliere Sebastian Kurz ha annunciato che Vienna, Copenaghen e altri “in futuro non faranno più affidamento sull’Ue (per la fornitura di vaccini, ndr) e, insieme a Israele, nei prossimi anni produrranno dosi di vaccino di seconda generazione per ulteriori mutazioni del coronavirus e lavoreranno insieme alla ricerca di opzioni di trattamento”
Uno strappo decisivo per un paese con un governo non esattamente innamorato dell’Europa. Sembra che il Cancelliere non abbia voluto attaccare direttamente l’Europa, pur criticandone la lentezza. Infatti come riporta sempre Il Fatto Kurz ha dichiarato che
L’approccio “è stato fondamentalmente corretto, ma l’Ema (Agenzia europea per i medicinali, ndr) è troppo lenta con le approvazioni dei vaccini e ci sono rallentamenti nelle consegne da parte delle aziende farmaceutiche. Dobbiamo quindi prepararci a ulteriori mutazioni e non fare più solo affidamento sull’Ue per produrre vaccini di seconda generazione.
La risposta di Bruxelles
La risposta di Bruxelles è stata moderata:
Gli Stati membri hanno sempre avuto la possibilità di chiudere contratti con compagnie che non rientrano nella strategia Ue, Il virus colpisce tutto il mondo, le lezioni che possiamo imparare da approcci diversi, di diverse parti del mondo, sono sempre ben accolte, poiché ci possono rafforzare
In Italia Kurt ha ricevuto l’immediato appoggio di Matteo Salvini, come riporta l’Huffington Post:
La salute degli italiani dovrebbe venire prima di qualsiasi ragionamento. Se ci possono aiutare israeliani, americani o russi, facciamoci aiutare da israeliani o americani o russi. Se ci possono aiutare gli amici di San Marino, io dico: perché no? Facciamo come gli altri Paesi, non aspettiamo per forza la Ue ma organizziamoci anche per conto nostro sui vaccini.
L’opinione di Ester
La posizione dell’Austria non è criticabile dal punto di vista medico, ma politico: la solita questione di, invece di provare a risolvere i problemi dall’interno, levarsi di torno. Un comportamento abbastanza prevedibile da certi paesi che, appunto, sono sempre stati ben poco filo-europei. La posizione di prima il mio orticello (forse non dissimile dalle ultime posizioni di Draghi?) non è la soluzione.
Se volete approfondire vi consiglio l’articolo del Fatto Quotidiano, mentre se volete un colpo d’occhio sulla vicenda, vi consiglio l’articolo dell’Huffington Post.
Immagine di copertina: Policy Maker