Oggi Ester vi torna a parlare del caso terribile dei due italiani morti in Congo: è emerso che nel 2018 il Ministro degli esteri avesse fatto un grave errore…
La richiesta inascoltata al Ministro degli Esteri nel 2018
Nel 2018 uno dei due italiani uccisi in Congo la scorsa settimana, Luca Attanasio, avrebbe chiesto, secondo Il Post, invano un rafforzamento della sua scorta:
Secondo fonti contattate della Stampa, nel 2018 l’ambasciatore italiano Luca Attanasio, ucciso lunedì scorso nella Repubblica Democratica del Congo, avrebbe chiesto di farsi raddoppiare la scorta, ma avrebbe ricevuto il rifiuto da parte del ministero degli Esteri italiano
L’indiscrezione svela inoltre, sempre secondo Il Post, che la richiesta fosse motivata:
La richiesta sarebbe stata fatta anche sulla base del fatto che, prima dell’arrivo di Attanasio nel paese, l’ambasciatore italiano in Congo aveva una scorta di quattro persone. Attanasio chiedeva quindi di tornare alla situazione precedente.
Infatti, resosi conto della situazione in Congo, l’ambasciatore si era trovato con solo due carabinieri come guardie del corpo. Come racconta Today, la richiesta non avrebbe avuto l’esito sperato:
Evidentemente, nel corso delle missioni che aveva compiuto nell’arco di dodici mesi aveva avvertito che sarebbe stato più prudente e sicuro operare con una difesa personale più consistente. Il ministero degli Esteri, in seguito alla sollecitazione ricevuta, ha inviato, come da prassi, un suo ispettore a verificare la situazione. Ma la visita e la verifica sul posto non hanno purtroppo portato ad un esito positivo. Tant’è che Attanasio ha continuato ad essere protetto solo da due militari.
La Farnesina è stata contatta dalla Stampa, ma non ha dato risposte. Ancora più sconcertante la dichiarazione della moglie dell’ambasciatore al Messaggero, dove ha dichiarato
Luca è stato tradito da qualcuno molto vicino a noi, alla nostra famiglia. Quella mattina la sua era un’operazione che non implicava direttamente il suo lavoro di ambasciatore
L’opinione di Ester
La situazione dell’uccisione dell’ambasciatore è ovviamente un fatto gravissimo, ed è giusto indagare adeguatamente, anche in casa nostra. Non serve però puntare diti inutilmente, senza le giuste indagini. Certo che la mancata risposta dell’ex ministro, Enzo Maovero, non lo mette sotto una buona luce…
Se volete una visione a colpo d’occhio vi consiglio il sintetico ma esaustivo articolo del Post, mentre se volete un approfondimento più preciso vi consiglio Today.
Immagine di copertina: Il Sole 24 Ore