Ormai è cominciato il conto alla rovescia per il nuovo Dpcm del 6 marzo. Ecco cosa possiamo aspettarci.
La situazione finora per il nuovo Dpcm del 6 marzo
Già ieri sera le Regioni hanno avuto un incontro con il governo riguardo al nuovo Dpcm del 6 marzo: la linea da seguire è sempre quella di mantenere i colori delle fasce di rischio, ma cambiando i parametri e preferendo delle chiusure più mirate (come in parte sta già succedendo), con degli interventi tempestivi per risarcire le aziende danneggiate.
Proprio in questo senso i governatori chiedono un cambio di passo, lamentando ancora i mancati aiuti ai commercianti messi in ginocchio da questa situazioni.
Gli spostamenti fra regioni
Confermato ormai il divieto dello spostamento fra regioni, che verrà promulgato anche prima del Dpcm del 6 marzo. Infatti già dal 26 febbraio, il giorno successivo alla scadenza del precedente divieto, sarà proibito spostarsi oltre i confini regionali (ovviamente a meno di problemi seri) almeno fino al 27 marzo.
Bar e ristoranti
Nonostante vi fossero state delle proposte per la riapertura serale di bar e ristoranti almeno nelle zone gialle, con la curva epidemiologica in salita, sembra improbabile che ci siano degli ammorbidimenti delle norme. In questo senso il Cts ha messo in guardia:
Procedere a riaperture che rischia di far salire ulteriormente il numero di contagi perché favoriscono una maggiore circolazione delle persone. Tuttavia la scelta spetta al decisore politico.
Tuttavia c’è ancora uno spiraglio: entro la fine della settimana si valuterà se ci siano zone dove invece la situazione sia meno allarmante e dove dunque si possa valutare una riapertura, sia pur graduale, di alcune attività.
Le scuole
La scuola è ancora una volta sotto processo: un settore assolutamente fondamentale, che però può portare comunque dei rischi nella risalita dei contagi. In questo senso si pensa sempre ad una riorganizzazione di scuole e università in maniera più mirata, procedendo alle riaperture a seconda delle singole situazioni.
In questo senso si pensa anche ai genitori, che per i bambini più piccoli rischiano di essere messi in difficoltà a livello lavorativo, dovendo stare a casa con loro con la chiusura delle scuole. Così infatti si sono espressi i governatori:
È necessario implementare le forme di congedo parentale, nonché prevedere ulteriori risorse economiche a sostegno dei genitori, nel caso di chiusura delle scuole di ogni ordine e grado per aggravamento della situazione epidemiologica.
Cinema e teatri
Per la riapertura di teatri, cinema e musei, il ministro alla Cultura Dario Franceschini ha chiesto al Cts un incontro urgente per discutere delle misure di sicurezza che sta cercando di mettere a punto per una riapertura sicura. Tra queste, i biglietti nominativi, la tracciabilità delle persone e l’obbligo della mascherina FFP2.
Tuttavia la riapertura non è per nulla sicura, vista la situazione, e potrebbe essere rimandata di un altro mese. Se intanto vuoi sostenere il tuo cinema di fiducia dai un’occhiata qui.
Palestre e piscine
Nonostante un primo spiraglio del Cts, non è ancora sicura la riapertura degli impianti sportivi con il nuovo Dpcm del 6 marzo. Al momento il governo sta valutando il documento validato dal Comitato Tecnico Scientifico con cui si dà il via libera alla riapertura degli impianti sportivi al chiuso nelle zone gialle e arancioni nel rispetto di una serie di regole.
Ne sapremo di più nelle prossime ore. Stay tuned!
Immagine di copertina: BergamoNews