In queste ore cruciali per il nostro paese, molti mettono in dubbio la validità del quesito sulla piattaforma Rousseau, che dovrebbe decidere l’adesione o meno del Movimento 5 Stelle al nascente (?) governo Draghi.
La situazione finora
Per chi fosse rimasto indietro: Il 13 Gennaio 2021 Matteo Renzi ha aperto la crisi di governo, ritirando le sue ministre, in una conferenza stampa piuttosto accesa. In seguito il governo Conte ha cercato inutilmente di trovare i cosiddetti responsabili per formare una nuova maggioranza, che escludesse il gruppo di Italia VIva di Matteo Renzi.
Le votazioni per la fiducia alla Camera e al Senato portano ad una maggioranza risicatissima, pur raccogliendo voti di forze come Forza Italia e della Lega. Il punto di rottura è avvenuto quando Conte ha compreso che la riforma Bonafede non avrebbe avuto i voti necessari. Il 26 gennaio Conte annuncia le sue dimissioni.
L’ultimo tentativo di salvare questo governo è stato ad opera di Roberto Fico. Il 2 Febbraio Mattarella ha infatti affidato un mandato esplorativo al Presidente della Camera, che tuttavia si è rivelato fallimentare.
Infine, il 3 Febbraio, Mattarella porta sul tavolo il nome di Mario Draghi, che accetta l’incarico con riserva.
Un percorso complesso
Comincia un lungo e turbolento giro di consultazioni, poi un altro. A sorpresa, Matteo Salvini si dimostra estremamente interessato ad entrare nel governo Draghi. Il nodo da sciogliere è se rimettersi a fianco dei suoi tanto odiati ex-alleati potrà piacere al suo elettorato.
In questa situazione così complessa, il Movimento 5 Stelle decide di affidarsi al voto dei suoi iscritti, tramite la piattaforma Rousseau. Questa decisione ha fatto storcere il naso a molti, soprattutto per la natura della domanda.
Il quesito di Rousseau
Ma quindi, qual è questo quesito?
Sei d’accordo che il MoVimento sostenga un governo tecnico-politico: che preveda un super-Ministero della Transizione Ecologica e che difenda i principali risultati raggiunti dal MoVimento, con le altre forze politiche indicate dal presidente incaricato Mario Draghi?
Il problema del quesito di Rousseau è evidente: la domanda in sé non sembra affatto neutra, ma sembra anzi rivelare il vero sentimento del partito nei confronti di questo nuovo governo, ovvero una grande possibilità di…riscatto?
Importante ricordare che la scelta dei Cinque Stelle sarà decisiva per la maggioranza del governo, in quanto il movimento ha il maggior numero dei parlamentari. Il risultato, visto anche l’apparente gradimento dell’elettorato pentastellato (49% secondi gli ultimi sondaggi), sembra scontato. Ma il Movimento vorrà tornare ad affincarsi al tanto odiato Salvini?
Lo sapremo presto: le votazioni si concludono oggi alle 18.