Il 5G potrebbe interferire con le previsioni meteo
Il rischio con la rete di nuova generazione è di un peggioramento della qualità del 30%
La National Oceanic and Atmospheric Administation
Secondo la Noaa (National Oceanic and Atmospheric Administration) , l’interferenza potrebbe causare fino al 77% della perdita di dati utili, riportando indietro di trent’anni le l’accuratezza delle previsioni. Il rischio è che vengano limitate le previsioni di uragani e tifoni, fenomeni meteorologici molto frequenti sul Pacifico. La questione era stata segnalata dal numero uno della Nasa, Jim Bridenstine, sottolineando che senza poter previsioni accurate e tempestive su questi catalismi naturali non sarebbe possibile evacuare la popolazione prime di subirne le conseguenze. Preoccupazione condivisa da Erci Allaix, presidente della commissione dell’ente mondiale del meteo che si occupa di radiocomunicazione: “Non dovremmo correre il rischio di arretrare rispetto ai successi nella nostra capacità di allertare per eventi naturali particolari”, ha dichiarato il mese scorso in occasione della World Radiocommunication Conference.
L’accordo raggiunto a Sharm-el-Sheik ha come obiettivo l’introduzione di due livelli di protezione vicini ai 24 gigahertz. In prossimità di quelli utilizzati dai satelliti per rilevare la quantità di acqua nell’atmosfera. Secondo alcuni esperti di radiocomunicazione come Renee Leduc bisognerà attendere almeno fino al 2027 perché le reti 5G raggiungano uno standard ottimale. Perciò si farà in tempo a calibrare le radiofrequenze perché i satelliti meteorologici possano fare al meglio il loro lavoro senza essere minacciati dai dispositivi mobili.