Oggi è la giornata mondiale delle donne e ragazze nella scienza, ma cosa significa questo per l’Italia?
Il gender gap
Secondo le ultime rivelazioni, in Italia solamente il 16% delle donne si laurea in materie scientifiche ed i prof ordinari nelle materie scientifiche sono 4 su 5. Al contrario, il 37% degli uomini si laurea in ambito scientifico e il 42% si diploma neigli istituti tecnici, contro il 22% delle donne. Un gap che nasce già nei primi anni di scuola e prosegue nel mondo del lavoro, con appena il 7% di rettori donne.
Secondo i dati diffusi da Save The Children, tra gli studenti con alto rendimento nelle materie scientifiche, solo 1 ragazza su 8 si aspetta di lavorare come ingegnere o in professioni scientifiche, a fronte di 1 su 4 tra i maschi.
Bambine e ragazze, in Italia così come nel resto del mondo, penalizzate da stereotipi, disuguaglianze di genere e mancanza di opportunità educative che affondano le proprie radici già nella prima infanzia. Un gap che la pandemia rischia di allargare ulteriormente, privando le bambine e le ragazze della possibilità di sviluppare talenti e competenze indispensabili per costruirsi il futuro che sognano.
La compagnia ha lanciato una campagna di sensibilizzazione sui social:
Cosa ci ha insegnato oggi la giornata mondiale per le donne
Oggi è un’occasione per ripensare a questo argomento e cominciare davvero, in prima persona, a superare questi stereotipi e avviare, se lo desiderano, le ragazze ad una carriera ancora inusuale per loro. La ricerca e l’innovazione sono decisive per affrontare le grandi sfide globali: non ha senso non valorizzare tutti talenti, maschili e femminili.
Questa sera a partire dalle 17 si svolgerà un convegno dal titolo Covid-19 nel corpo e nella psiche: il contributo delle donne in laboratorio, in reparto, nelle istituzioni e nell’impresa e può essere seguita in diretta streaming sui siti di Fondazione Ricerca Biometica e su quello dell’Università di Padova.