L’aggiornamento sul terribile omicidio di Specchia Gallone: Salvatore Canfora, 39 anni, ha confessato l’omicidio della fidanzata Sonia di Maggio.
La vicenda
L’ennesimo caso di femminicidio si consuma a Specchia Gallone, in provincia di Lecce: Sonia di Maggio, la 29enne di Rimini, è stata uccisa dall’ex fidanzato Salvatore Canfora, che ha confessato. Nel corso delle indagini è emerso come il fidanzato avesse da tempo minacciato l’ex compagna, arrivando anche a stalkerizzarla.
Canfora aveva minacciato anche l’attuale fidanzato di Sonia, Francesco Damiano, con messaggi del tipo farai una brutta fine. Il picco sarebbe arrivato con l’omicidio della giovane: secondo il medico legale l’uomo l’avrebbe colta alle spalle e uccisa con venti coltellate. Il fidanzato della ragazza era presente, ma non è riuscito a salvarla. L’uomo è subito fuggito a piedi, ma Francesco è riuscito ad identificarlo grazie alle foto su Facebook.
Il ritrovamento dell’arma
Salvatore Canfora si sarebbe subito sbarazzato del coltello, nascondendola nei pressi del luogo del delitto, vicino ad una scuola materna. Lì aveva nascosto anche gli indumenti che indossava durante l’omicidio, su cui erano presenti innumerevoli tracce di sangue.
Secondo l’accusa, si sarebbe trattato di un omicidio premeditato: l’uomo, parcheggiatore abusivo senza fissa dimora, avrebbe lasciato il dormitorio pubblico dove alloggiava a Napoli e sarebbe salito su un treno diretto nel Salento. Secondo la ricostruzione, portava nella borsa l’arma del delitto, un coltello a serramanico da 8 centimetri. L’autista avrebbe riferito che l’uomo gli avrebbe chiesto di fermarsi alla vista di Sonia in compagnia del nuovo fidanzato.
L’arresto è avvenuto poco tempo dopo, nella vicina Otranto.
Sull’omicidio di Specchia Gallone parla l’infermiera
Giuseppina Cursano, presidente della commissione delle pari opportunità e infermiera di professione, si sarebbe trovata per puro caso sulla scena del delitto. Davanti al corpo della vittima riverso sull’asfalto, sarebbe stata richiamata dai passanti per intervenire e salvarla. Minuti tragici in cui l’infermiera ha cercato di applicare un massaggio cardiaco, ma inutilmente.
Nel paese si è svolta anche una fiaccolata per ricordare la vittima, innocente vittima dell’ennesimo femminicidio.