La Cina parte con il 5G: come funziona e cosa si può fare con le reti di nuova generazione

Il 1 novembre debuttano i servizi di telefonia nel nuovo standard 5G in Cina e i tre principali operatori di telefonia del Paese, China Mobile, China Telecom e China Unicom, hanno presentato le offerte per le reti di nuova generazione. La copertura in Cina è garantita per una cinquantina di città, tra cui Pechino, Shanghai, Guangzhou e Shenzhen. Per esempio Shanghai ha attivato 11.859 stazioni base in 5G per garantire la copertura della rete in 5G nelle principali aree periferiche della città. In Italia la tecnologia 5G verrà introdotta solo dal 2020, ma sono già partite le sperimentazioni in alcune città. Ma in cosa consiste la vera rivoluzione del nuovo standard?

Innanzitutto i dati potranno essere trasmessi con una velocità cento volte superiore a quella attuale (per scaricare un film si impiegheranno pochi secondi). Ma la vera novità potrebbe riguardare il cosiddetto «Internet of things», ossia l’estensione di Internet agli oggetti concreti e soprattutto ai luoghi.

Leader della tecnologia 5G è Huawei, che ha già firmato una sessantina di contratti di fornitura in diversi Paesi in tutto il mondo, tranne ovviamente gli Stati Uniti. Il presidente Usa Donald Trump ha infatti imposto alle aziende statunitensi di non vendere tecnologia al gruppo cinese (legato al governo di Pechino) per sospetto spionaggio.

Le offerte delle compagnie cinesi

Sono già 10 milioni gli utenti che si sono mostrati interessati alla tecnologia 5G ancor prima del lancio delle offerte commerciali. Secondo quanto reso noto, il Paese prevede di raggiungere oltre 600 milioni di abbonati alla nuova rete entro il 2025: quasi il 40% del totale. A dirlo è Sihan Bo Chen, responsabile di Gsma Greater China. A entrare a tutti gli effetti nel campo della nuova rete ultraveloce anche i principali produttori di cellulari:al momento sono stati lanciati diciotto varietà di smartphone che supporteranno il 5G, e secondo quanto detto da un istituto di ricerca del Ministero dell’Industria e delle Tecnologie dell’Informazione ne sono già stati consegnati 757 mila. Solo a fine settembre Xiaomi, brand cinese che produce smartphone, ha presentato due nuovi modelli in 5G, mentre Huawei ha appena dato il via alla vendita della serie Mate 30 in 5G.

Come cambierà «l’Internet delle cose»

Secondo le stime, dal 2018 al 2022 i nuovi oggetti collegati a Internet saranno 22 miliardi, cui si uniranno 621 milioni di utenti Internet e 605 milioni di sottoscrizioni mobile che faranno crescere il traffico dati in media del 46% ogni anno. Ecco spiegato il motivo della corsa agli accordi tra i vari operatori del settore. Nokia, già partner di Iliad per lo sviluppo della sua rete mobile 3G/4G, accompagnerà il gruppo francese anche nello sviluppo della sua rete 5G a partire dal 2020. Tim e Vodafone hanno stretto una partnership che darà vita alla più grande TowerCo d’Italia (la seconda d’Europa). A giugno era stata la volta di Wind,Tre e Fastweb che avevano raggiunto un accordo per i prossimi dieci anni.

La rivoluzione nella routine quotidiana

Grazie alla tecnologia 5G la macchinetta preparerà il caffè in base a routine pre-impostate o al comando della nostra voce. Non dovremo più preoccuparci della spesa: la farà il frigorifero. A pulire casa ci penseranno i robottini. E la macchina? Si guiderà da sola, ci verrà a prendere e ci lascerà al lavoro, per poi andare a cercare parcheggio. Al posto di alcuni impiegati ci saranno delle macchine e dei robot, guidati da software sempre più precisi.

 

https://www.corriere.it/economia/consumi/cards/debutta-5g-cina-come-funziona-offerte-compagnie-le-nuove-reti/cina-parte-il-5g_principale.shtml