Celle Enomondo, Cortandone, Montabone, Revigliasco, San Giorgio Scarampi, Vigliano, sono stati inseriti dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCom). In un elenco nazionale di 120 località che risultano essere in una situazione di «divario digitale grave» dal 5G.
Pietro Guindani, presidente di Asstel-Assotelecomunicazioni, l’Associazione delle imprese della filiera delle telecomunicazioni di Confindustria:
Per colmare questo divario, l’AGCom ha detto che questi Comuni saranno coperti obbligatoriamente dalla rete 5G a partire dal luglio 2022. Da parte degli operatori di telecomunicazioni aggiudicatari dei diritti d’uso delle frequenze a 700 MHz, frequenze già in uso nei medesimi Comuni da parte delle reti televisive.
La decisione di AGCom è esclusivamente nell’interesse dei Comuni in questione, rispetto ai quali il Regolatore ha riservato una attenzione particolare in risposta alle ben note critiche sollevate a riguardo del fenomeno del “divario digitale”. Purtroppo, abbiamo potuto verificare che, a causa di scarsa informazione, soprattutto on-line vengono fornite ricostruzioni che possono travisare la situazione reale.
Ad esempio: viene riportato che l’elenco dei 120 Comuni sarebbe frutto di un sorteggio; che sulle popolazioni interessate sarà condotta una non meglio precisata «sperimentazione». Con conseguenze dannose per la salute; che le frequenze utilizzate sarebbero «inesplorate» Che sarebbero inesistenti gli studi sugli effetti dell’esposizione ai campi elettromagnetici. Conclusione immaginabile di questa “escalation” fantasiosa: gli abitanti dei 120 Comuni sarebbero delle vere e proprie cavie umane.
Si può, quindi, comprendere come in questo momento sia essenziale diffondere informazioni corrette rispetto a questa iniziativa, affinché siano evitati allarmi sociali privi di fondamento.
Bisogna però sottolineare che:
− non c’è stato alcun sorteggio per individuare i 120 Comuni: la scelta di AGCom è nata dalla volontà di superare una condizione di isolamento digitale di molte località italiane.
− non ci sarà alcuna “sperimentazione”, né tecnica, né sanitaria. Le sperimentazioni tecniche sono limitate alle 7 più grandi città italiane. Viceversa, finita la costruzione dell’impianto 5G, ai cittadini dei 120 Comuni verrà proposta – a partire dalla seconda metà del 2022 – un’offerta commerciale a cui l’adesione sarà libera, come già avviene per i servizi 3G e 4G.
− l’esposizione ai campi elettromagnetici delle reti 5G saranno soggette ai limiti definiti dai vincoli di legge presenti in tutta Italia sin dal 2001, uguali ai limiti dei campi elettromagnetici delle reti 4G, 3G e 2G già in funzione.
− l’obbligo di copertura sarà assolto utilizzando nei Comuni in questione le stesse frequenze a 700 MHz. Che sono già oggi impiegate per le trasmissioni televisive e che saranno, secondo normativa nazionale ed europea, liberate e trasferite in uso agli operatori di telecomunicazioni;
− le cosiddette frequenze “millimetriche” non sono una novità. Sono già utilizzate da decenni in altri campi e comprese nelle normative e linee guida che tutelano la salute. Le frequenze della luce solare visibile sono nanometriche, quindi mille volte più corte delle frequenze millimetriche.
− le Agenzie regionali di protezione dell’ambiente (ARPA) già effettuano ed effettueranno controlli quando potranno installare gli impianti, ed anche dopo. Durante l’esercizio delle reti, per assicurare il rispetto dei limiti di legge.
E’ utile diffondere informazioni vere ed esatte su una tecnologia. Essa promette di apportare benefici alla vita delle comunità locali e crescita e sviluppo all’intero Paese.