E’ la prima videochiamata 5G nel Mediterraneo. Ha collegato Barcellona, dove in questi giorni c’è il Mobile World Congress e L’Aquila, una delle città pilota per la sperimentazione della nuova rete.
Il servizio è frutto della sperimentazione condotta dal MISE in collaborazione con l’Università dell’Aquila. La prima rete 5G pre-commerciale è stata sviluppata da Wind Tre e Open Fiber, insieme a ZTE. Al momento, la banda di frequenza supportata dagli smartphone 5G è principalmente sub6G, mentre la soluzione integrata nell’antenna di ZTE supporta la copertura completa dal sub6G alle onde millimetrich.
ZTE sotto i riflettori
La presenza al MWC di Barcellona è stata anche l’occasione per ZTE per presentare il suo smartphone 5G: Axon 10 Pro. Progettato con la più recente piattaforma mobile Qualcomm® Snapdragon™ 855 insieme al modem Snapdragon DX50 5G e un AI Performance Engine, ZTE Axon 10 Pro 5G – si legge nella nota ufficiale. Supporta il sub-6G e offre agli utenti un’esperienza completamente nuova, per esperienze di video e gioco estremamente veloci.
Dal 2009 ZTE è diventata la terza azienda più grande venditrice di dispositivi GSM al mondo. La sussidiaria italiana dal 2011 ha un accordo commerciale con PosteMobile. A dicembre 2016 stringe, inoltre, un accordo con Wind Tre per operazioni di consolidamento, ammodernamento e unificazione delle reti Wind e 3.
A maggio 2018, a seguito del veto imposto dal Dipartimento del commercio statunitense il mese precedente e risultante dalla guerra economica tra Stati Uniti e Cina, ZTE cessa ogni attività sul territorio statunitense. ll veto viene imposto perché l’azienda non ha rispettato l’embargo verso Corea del Nord e Iran. Tuttavia, il 13 luglio 2018, il Dipartimento del commercio statunitense rimuove il blocco commerciale verso l’azienda, che torna così a funzionare a pieno ritmo.[2] Come conseguenza del veto statunitense che ha causato un blocco nelle esportazioni di alcuni componenti dagli USA verso la Cina. Paese in cui ZTE produce la maggior parte dei suoi prodotti, essa è stata costretta a interrompere i lavori di unificazione dei segnali Wind e 3, lasciando i lavori in sospeso.