Tutti vogliono farsi trovare pronti per la rivoluzione 5G, ma c’è anche grande bisogno di figure professionali che l’accompagnino e la guidino nella direzione migliore. Ecco dunque che anche le università iniziano a muoversi in questa direzione e la prima fra tutte è la Federico II di Napoli.
A partire da gennaio 2020, presso il polo di San Giovanni a Teduccio, i docenti dell’università Federico II daranno il via ad una nuova scuola di formazione tecnica. Dedicata nello specifico alla rete 5G e alle sue infinite implicazioni. Lo scopo è quello di mettere a disposizione competenze per la creazione di nuove figure professionali. E per l’aggiornamento di figure che al momento non sarebbero in linea con le sfide del prossimo futuro.
Capgemini in aiuto
A collaborare per la realizzazione di questo ambizioso progetto ci sarà Capgemini, una grande azienda che si occupa di servizi tecnologici. Un requisito fondamentale della prima scuola tecnica dedicata al 5G sarà infatti quello di concordare i programmi con le imprese del settore.
“I docenti della Federico II stanno realizzando per la sede di Ateneo a San Giovanni una Academy con Capgemini, grande azienda di servizi tecnologici. La scuola partirà a gennaio e fornirà formazione scientifica con programmi concordati con le imprese. La rete 5G sarà versatile, molto più continua nel servizio, molto più interconnessa. Da ogni esigenza scaturirà una diversa progettazione della rete per dare al singolo utente la connettività di cui avrà bisogno insieme alle applicazioni che lo interessano. Una connettività che dovrà seguirlo nei suoi luoghi, con i suoi tempi. Ma servirà formazione per tutti: per chi fino ad oggi ha installato reti, per i professionisti e gli imprenditori, per gli enti e le istituzioni che dovranno garantire i servizi.”
Daniele Riccio, ordinario di Campi Elettromagnetici presso il Dipartimento di Ingegneria Elettrica e delle Tecnologie dell’Informazione dell’università Federico II di Napoli