Il 5G a servizio della medicina e dell’assistenza medica: è questo uno dei campi di applicazione più importanti per le reti di nuova generazione. Così come dimostrato dalla University of Strathclyde e da NHS Forth Valley nel corso di una visita oculistica fatta tra Londra ed Edimburgo.
Una visita a distanza
Sì, perché l’occhio esaminato era quello di Peter Thomas, direttore della innovazione digitale del Moorfields Eye Hospital (di Londra). Non si è dovuto spostare fisicamente dall’ospedale oculistico della capitale inglese per essere visitato da Iain Livingstone. Collegato in diretta streaming dalla città scozzese. Il tele-esame dimostrativo è stato effettuato nel corso di una conferenza specialistica inviando in tempo reale le immagini dell’occhio attraverso uno smartphone 5G. Collegato ad una lampada oftalmica (o lampada a fessura / biomicroscopio a fessura, usata per l’osservazione dei tessuti oculari). Le immagini trasmesse ad altissima risoluzione hanno così consentito di completare con successo la prima telefonata di tele-oftalmologia sotto rete 5G.
Si tratta dell’ennesima dimostrazione di come la tecnologia 5G possa essere messa al servizio della tele-medicina, venendo incontro a persone che per diversi motivi non sono in grado di spostarsi dalla propria abitazione e consentendo a tutti di poter contare sulle prestazioni di medici esperti che svolgono le attività professionali altrove.
“L’emergere della tecnologia 5G offre ampie opportunità per la medicina e l’assistenza sanitaria“, ha commentato Mario Giardini del Dipartimento di Ingegneria biomedica della University of Strathclyde. “In questo esperimento abbiamo dimostrato quanto questo possa essere efficace e prezioso in qualità di strumento per la diagnosi e il processo decisionale“.
Nuova tecnologia, vecchio hardware
Il punto di forza di questa visita sperimentale consiste nel fatto che non servono strumenti da quelle che già la tecnologia di oggi mette a disposizione. Bastano uno smartphone e una buona linea di connessione 5G, e il più è fatto. Ci vorrà ancora tempo prima che le reti di nuova generazione siano sufficientemente diffuse (si stima ad esempio che in Italia nel 2020 ci sia una copertura del 30% della popolazione), ma il test effettuato tra Londra ed Edimburgo è la prova che quello medicale sarà uno dei settori che maggiormente beneficerà del progresso in atto.